Presentazione
della Libia
La Libia si apre al mondo. Poco visitata ancora, il patrimonio
culturale del paese ne fa tuttavia una tappa indispensabile del "grande giro"
mediterraneo. Se il paese ha trovato nelle lotte contemporanee un'unità forte,
le prove archeologiche ed i paesaggi lo collegano a delle superfici civilizzate
distinte. La Cirenaica aa Est è una zona di colonizzazione greca. I paesaggi e
le scarpate nei quali si iscrivono le località illenistiche immergono in un mare
immacolato. Cirene sopratutto è una località greco-romana di primaria importanza
e che iscrive le sue vestigia nobili in un quadro meraviglioso. Il litorale,
ancora completamente preservato, presenta una quantità di località vecchie e
bizantine cosi preservate da secoli.
Ad Ovest, la Tripolitania
romanizzata . Si deve soprattutto alla dinastia dei rigorosi, gli imperatori
della fine del II secolo, di avere sviluppato a Leptis Magna, un urbanismo degno
di una capitale. Sabratha porta anche la traccia dell'ingegneria romana il cui
teatro è la prova più compiuta. La capitale Tripoli, è segnata nel suo
ordinativo di pagamento dalla colonizzazione italiana tra le due-guerre. Più
nascosta, vecchia Médina offre un'atmosfera ottomana. Vecchi palazzi chiusi agli
sguardi si aprono su corsi incantati. Vecchi luoghi di culti ebrei, cristiani o
musulmani ricordano la tolleranza che facevano coabitare le Comunità al riparo
dai muri e delle leggi del sultano di Costantinopoli. Il castello che protegge
l'accesso della città ripara oggi il museo superbo archeologico. Avendo lasciato
la riva della Sirte e dellav Tripolitania, si raggiungono rapidamente verso il
sud la steppa ed i propri villaggi berberi nel Djebel i cui granai rinforzati
testimoniano la durezza dei tempi vecchi. Il deserto immenso libico, ai paesaggi
sontuosi, fu uno dei più vecchi luoghi di nascita dell'agricoltura. Le incisioni
e le vernici eccezionali testimoniano l'adattamento degli uomini all'evoluzione
del loro mezzo. Ma la vita non è morta nel Sahara. Le oasi sono altrettanti
luoghi di produzioni agricole o di scambi. Ghadames illustra in modo esemplare
la ricchezza di questa civilizzazione del deserto. Il deserto è oggi ancora la
fonte delle ricchezze del paese: acqua e petrolio. Le acque che celano le sabbie
del deserto permettono al paese di sviluppare un'adduzione d'acqua potabile di
una qualità straordinaria e trasformare il deserto in terreno agricolo. Il
petrolio dà al paese una prosperità ed infrastrutture (strade, hotel...) che
permettono condizioni di viaggi completamente
comodi.
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